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domenica 5 novembre 2017

LA POLITICA DOUBLE FACE: CORREVA L'ANNO 2009 QUANDO SERGIO GOBBO...


Basta fare una semplice ricerca su Google per scovare un articolo pubblicato da "Il Mattino di Padova" datato 23 ottobre 2009 a firma del giornalista Nicola Cesaro: titolo "«Troppa puzza ora denunciamo». Pollina «regolata»".

"ESTE. Nasi tappati ad Este: l'odore nauseabondo che da sempre fa compagnia all'Estense continua a suscitare proteste e polemiche. E a ragione, visto che nell'ultimo mese la tolleranza dei residenti ha spesso toccato i limiti." Correva l'anno 2009, sul finire del mese di ottobre: nulla è cambiato da allora, se non l'amministrazione comunale e chi era al tempo all'opposizione, oggi non solo è in maggioranza ma ricopre un incarico molto delicato: quello di assessore all'Ambiente.
Protagonista della vicenda Sergio Gobbo, anagraficamente giovane ma politicamente di vecchio pelo: già assessore ai tempi dei mandati di Vanni Mengotto, prima nell'UDC, poi candidato sindaco contro il centrodestra e da molti addidato come causa della sconfitta elettorale del 2006 contro Giancarlo Piva, approdato successivamente nelle fila del PDL ed oggi fondatore di un gruppo civico, "Este con te", presentatosi nell'alveo del centrodestra in unione con "Este viva".
Nel 2009 governava Giancarlo Piva ed Este era attanagliata dagli odori: allora come oggi. Il malumore dei cittadini era palpabile, al punto che Gobbo, al tempo consigliere comunale di minoranza, tuonava dai giornali contro il Comune che "non dimostra di credere nella lotta agli odori. A che serve assoldare i tanto acclamati «sniffers»? Sappiamo tutti quali sono le cause, senza tanti sniffatori da assoldare. Rimpiangiamo i tempi in cui il sindaco Piva in sella al suo scooter andava in cerca delle fonti di odori. E non diamo solo colpa agli agricoltori: la SESA viene forse dimenticata?»".

E' già di per sé singolare che oggi, nella sua veste di assessore all'ambiente, e quindi in stretta relazione con SESA, Gobbo riproponga nuovamente una indagine odorigena, con tutti i relativi costi economici che si sommano a quelli, rilevanti, sostenuti già a suo tempo, soprattutto dal momento che, dichiarò, "sappiamo tutti quali sono le cause" e la SESA veniva additata tra queste.
Ma viene pure da chiedersi se, nella sua veste di assessore, darà seguito a quanto promesso proprio in quell'articolo, ovvero di "costituirsi parte civile contro questi inquinatori dell'aria".

Carlo Zaramella
Consigliere comunale di ESTEsicura

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