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martedì 9 maggio 2017

L'INTERVISTA AL PERIODICO "LA PIAZZA"


Proponiamo di seguito il testo integrale dell'intervista realizzata da Davide Permunian per il periodico "La Piazza": "critiche al clima poco collaborativo instaurato in Consiglio comunale e alla scelta di affidare ad un privato la gestione di Este in fiore" è il sottotitolo riassuntivo di un dialogo, che guarda al futuro.


Carlo Zaramella, consigliere comunale di Este Sicura, alle ultime elezioni la sua scelta è stata di apparentarsi, al ballottaggio, con Stefano Agujari Stoppa. La rifarebbe?
“Sì, perché quella decisione derivava da un confronto sui programmi. Mi dispiace solo che la campagna elettorale si sia poi trasformata in uno scontro tra fazioni condito da insulti rivolti a me e al mio gruppo: oggi ne paghiamo le conseguenze, perché in Consiglio comunale il clima finora è stato poco collaborativo”.
La sua lista come si sta muovendo nello scenario attuale?
“Mi piacerebbe che nascesse un polo civico forte, capace di superare le solite divisioni tra tifoserie. Per questo spero si possa fare un percorso comune con le Civiche d’Este, aprendo un serio ragionamento sul futuro della città”.
Che valutazione dà della nuova Amministrazione?
“Mi preoccupa l’atteggiamento di chiusura: tutte le forze presenti in consiglio devono essere messe in condizione di dare il loro contributo. Un giudizio comunque è prematuro, va concesso almeno un anno di tempo”.
Su Este in Fiore, però, non ha risparmiato critiche al sindaco…
“La manifestazione non si è svolta a Pasqua: sono felice che sia stata accolta la nostra richiesta. Ciò detto, affidare a un privato l’organizzazione della rassegna è significato regalargli una gallina dalle uova d’oro. Sono favorevole a esternalizzare gli eventi, ma quelli importanti devono restare in capo al Comune”.
Nelle ultime settimane si è tornato a parlare di Sesa, tema che da sempre divide l’opinione pubblica.
“Già tre anni fa avevo presentato in Consiglio comunale una mozione che chiedeva più trasparenza. A mio avviso, poi, nel cda dovrebbero essere rappresentate anche le componenti ambientalistiche del territorio. E serve un ente esterno, competente e affidabile, che svolga attività di monitoraggio”.
Anche Este sta subendo gli effetti di una dinamica economica nazionale che continua ad essere negativa. Cosa si può fare per cercare, almeno, di limitare i danni?
“Mentre Monselice negli ultimi anni ha investito molto, noi abbiamo puntato solo su Sesa. Questo però non si è tradotto in una riduzione delle tasse o in un bilancio comunale solido tanto è vero che, se l’azienda all’improvviso chiudesse, il Comune rischierebbe il default. Serve un’Amministrazione che sappia dare un’idea di futuro e la via maestra da percorrere per evitare di diventare sempre più una periferia è quella delle fusioni”.


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