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lunedì 3 aprile 2017

SULLA FUSIONE CON #BAONE, IL BIANCHETTO DELLA SINDACO E UNDICI MANINE


Chiedo scusa io al sindaco di Baone, ma lo faccio "per conto terzi".
Perché la modalità e la velocità con cui Roberta Gallana ha diramato alla stampa la notizia del "matrimonio con Baone" è frutto di una frustrata ansia di prestazione politica, di essere sul pezzo prima che si sappia la verità.
E mi spiace che questo accada ogniqualvolta si parla di proposta di fusione.
Ma tranquillizzo il sindaco di Baone Zampieri, perché il consiglio comunale di Este non la pensa come la prima cittadina Gallana, che in questo caso si è limitata, o lei direttamente o per il tramite di un ufficio di comunicazione, a cancellare con la scolorina il nome "Zaramella" scritto in calce all'idea della fusione con Baone per mettere quello di Roberta.

In occasione dell'ultimo consiglio comunale undici manine si sono levate dritte verso il cielo per dire "no" all'ordine del giorno presentato da ESTEsicura con cui si ribadiva (si cita testualmente) "l'importanza di dare vita ad un progetto aggregativo territoriale con i Comuni contermini, con particolare riferimento ai Comuni dell'area dei Colli euganei (Baone in primis) e della pianura confinante (Sant'Elena primis)", stabilendo di creare (si cita sempre testualmente) "una apposita commissione che condivida il progetto di sviluppo in armonia con la Giunta ed avvii in una fase preliminare iniziative di sondaggio tra la popolazione cittadina e di sensibilizzazione sul tema della fusione". La maggioranza ha bocciato questo ordine del giorno, SENZA alcuna discussione, SENZA alcun intervento da parte dei consiglieri di stretta osservanza gallaniana, SENZA alcun commento
Che la Gallana abbia poi fatti suoi in toto i contenuti e le modalità proposte, già la dice lunga sulle idee originali di questa amministrazione; che abbia sul giornale detto che il consiglio ha bocciato questa proposta perché Piva ha riparlato di fusione con Ospedaletto, è però una balla galattica. Sia perché il consiglio è silenziato, sia perché l'emendamento di Piva non vincolava in alcun modo la città di Este, non condizionava la proposta di fusione come da me avanzata, non determinava alcuna conseguenza pratica se non quella di tenere, come città proponente il progetto, le porte aperte verso Ospedaletto con la speranza che un giorno si possa ripartire anche con nuove modalità e nuovi accordi.

Ha vinto, la sindaco, dicendo che voleva e sarebbe stata il sindaco di tutti: sta lacerando il consiglio comunale, offendendo i consiglieri di minoranza con termini come "frustrati" ma alla fine, a vederla proprio tutta, quest'ultima accusa la rimando al campo avversario dove mancano tante cose, ivi comprese le idee.
Sul tema "fusione", lo dice uno scettico della prima ora convertitosi a mano a mano che approfondiva il tema, oggi la Gallana non troverà una "opposizione alla Gobbo", ma una minoranza responsabile che non dirà mai di "no" ad una proposta che economicamente e in prospettiva è l'unica in grado di dare uno sviluppo al nostro territorio.

Carlo ZARAMELLA
consigliere comunale del movimento civico ESTEsicura

(foto in copertina tratta da qui)

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